Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", Bertinoro è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche. Il borgo, in provincia di Forlì-Cesena, è celebre per i suoi vini e la sua gastronomia ed è noto anche come "Città del vino".
Itinerario molto facile e breve, sia per la prevalente discesa che per la lunghezza del percorso. Da Bertinoro a Cesena.
Partenza: Piazza della Libertà, Bertinoro - 44.149277, 12.133613
turismo@comune.bertinoro.fc.it
0543 469213
Un percorso che segue gli argini ciclabili del fiume Savio fino alla Salina di Cervia. Un itinerario dove gustare il meglio dell'enogastronomia romagnola.
Partenza: Piazza della Libertà, Bertinoro - 44.149277, 12.133613
turismo@comune.bertinoro.fc.it
0543 469213
Dal "balcone della Romagna" - la parte alta della cittadina - si snoda un itinerario alla scoperta delle generose campagne a ridosso di Bertinoro.
Partenza e arrivo: Rocca di Bertinoro - 44.147779, 12.132733
turismo@comune.bertinoro.fc.it
0543 469213
Un itinerario sulle tracce di Dante Alighieri, che fu ospite della famiglia Da Polenta, originaria di Bertinoro. Il percorso parte da Ravenna, città protagonista della vita e delle opere dantesche, famosa in tutto il mondo per l'oro dei suoi mosaici. Appena fuori Ravenna si pedala in natura su argini e strade ghiaiate che rendono il tour adatto anche alle bici gravel. Dopo la pianura il percorso si inerpica prima a Polenta e poi a Bertinoro, turning point dell'itinerario. Nelle due località, divise da soli 7 km., le testimonianze dantesche sono molteplici, ed invitano ad una sosta prima del rientro a Ravenna.
Partenza e arrivo: Stazione FFSS di Ravenna, 44.41889, 12.20809
turismo@comune.bertinoro.fc.it
0543 469213
Bertinoro "Balcone della Romagna" con vista magnifica verso il mare e la collina è anche antico borgo che ha conservato l'antica struttura con stradine acciottolate e scorci di altri tempi.
Il primo documento riferito alla Rocca risale al 995 dove si parla di un placitum tra i grandi nobili romagnoli e i rappresentanti dell'arcivescovo di Ravenna. La struttura difensiva venne ampliata nel XII secolo per volere dell'allora contessa Aldruda Frangipane. Per alcuni anni fu possedimento dell'Impero e, per questo, fu visitata da Federico Barbarossa, che vi si fermò con le proprie truppe per circa 6 mesi. Dopo la fine del dominio svevo in Italia la Rocca venne contesa dalle potenti signorie locali e nel 1302 Dante Alighieri vi trovò rifugio. Nella metà del XV secolo è sede della corte di Domenico Novello Malatesta che inizia a trasformarla da forte militare a palazzo. Nel 1581 il vescovo Giovanni Andrea Caligari decide di iniziare i lavori di restauro della Rocca per farla diventare, nel 1584, sede episcopale che rimarrà tale fino al 1969. A G. Caligari si devono anche gli affreschi, eseguiti nel 1615 dal pittore Corradino Romano. Dal 1994 è sede del Centro Residenziale Universitario di Alta formazione e Ricerca di Bertinoro ed è visitabile assieme al Museo Interreligioso che qui ha la sua sede dal 2005.
L'azienda comprende circa 14 ettari che si estendono sulle pendici della splendida collina di Montemaggio, a Bertinoro, nel cuore della Romagna.
Il vino è per loro tradizione e passione che lega indissolubilmente alla terra romagnola. Passeggiando tra i vigneti di questa tenuta, si respira una atmosfera senza tempo, da cui si coglie la profonda devozione di una famiglia intera verso la propria terra. Lazienda crede da sempre nellagricoltura biologica, che pratica in maniera certificata fin dal 1999. Anche la sostenibilità è un valore molto prezioso tanto che dal 2018 hanno iniziato le pratiche biodinamiche per la gestione dei loro vigneti.
Storica azienda vitivinicola e agrituristica dal 1853 di proprietà della famiglia Pezzi. Prima cantina ad aver prodotto una Riserva di Sangiovese, il "Vigna delle Lepri", si deve ad essa la riscoperta di vitigni autoctoni come il Pagadebit e il "Barbarossa", esclusiva e fiore all'occhiello aziendale. L'azienda produce vini come l'Albana secco, dolce, passito; blend come Mito (cabernet, merlot, syrah) e Strabismo di Venere. Vengono prodotte 300.000 bottiglie all'anno e vini cru di fama internazionale presentate con packaging curati da grandi artisti fra cui il Nobel Dario Fò.
75 ettari di proprietà ed uno staff di enologi, agronomi e cantinieri lavora per garantire la qualità della materia prima. Il bassissimo affaticamento delle uve e la vinificazione per gravità completa leccellenza con cui luva viene trattata alla Campodelsole.
Nata nel 1965 dalle famiglie Sirri e Casadei,l'azienda è diventata negli anni un grande riferimento per la classicità del suo territorio. Oggi produce a partire da una collezzione di vigne dislocate tutte attorno al borgo di Bertinoro, selezionate con l'esperienza di oltre 50 vendemmie e un'ambizione di qualità che è sempre cresciuta. Un'azienda agricola specialista del suo territorio, capace di produrre dei veri e propri cru e di assemblare le masse per vini che esprimono tipicità ed equilibrio.
Nato dalla comune volontà della Diocesi di Forlì-Bertinoro, del Comune di Bertinoro e del Centro Residenziale Universitario, il Museo è stato inaugurato il 10 giugno 2005. Realizzato seguendo il progetto del senatore forlivese Leonardo Melandri, che per idearlo ha riunito importanti studiosi (teologi, architetti ed artisti) di fama nazionale ed internazionale delle tre fedi monoteistiche. Il Museo è stato realizzato quindi grazie ad un lavoro comune ed è costruito intorno ad alcuni percorsi espositivi, al cui interno si trovano anche importanti oggetti d'arte. Anche il portale d'ingresso, progettato dell'artista Mario Di Cicco, ha visto la collaborazione di più artisti (ceramisti, ebanisti, scultori...). Il Museo è dedicato alle tre grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo ed Islam), che hanno segnato profondamente la storia, la cultura e l'identità dei popoli del Mediterraneo e da qui al mondo intero. Questo museo è totalmente in linea con la consuetudine all'apertura, al dialogo e al confronto con l'altro tipica delle tradizioni ospitali bertinoresi.
Venne costruita, intorno al XIII sec, una colonna con 12 anelli per porre fine ai continui scontri tra le famiglie nobili del luogo. Ad ogni anello corrispondeva una famiglia: quando il pellegrino giungeva a Bertinoro e legava il suo bastone o la sua cavalcatura ad uno degli anelli era ospitato dalla famiglia proprietaria dell'anello.
Il Palazzo Ordelaffi, attualmente sede del municipio, risale al 1306, costruito da Pino I Ordelaffi quando si impadronì di Bertinoro, cacciandone i guelfi. Le sue massicce colonne in stile bizantino e romano di sasso locale risalgono ad un periodo precedente al XIV secolo, mentre la tramatura muraria è composta da materiale residuale. Si ritiene, infatti, che la costruzione del Palazzo sia avvenuta utilizzando materiale proveniente da edifici preesistenti. Mentre le merlature ghibelline sono opera del restauro in stile neomedievale operato dall'architetto Cesare Bazzani nel 1934. Di particolare importanza sono le due sale al piano nobile: la Sala del Popolo, per le riunioni cittadine, e Sala della Fama, meglio conosciuta come Sala Quadri perché al suo interno si conserva il ciclo delle tele dedicato alla storia di Bertinoro opera del pittore Antonio Zambianchi (1748-1780). Il Palazzo Ordelaffi, con la sua torre, è il custode delle memorie civili e storiche di Bertinoro. Anche se restaurato negli anni Trenta del Novecento, il palazzo mantiene intatto il suo fascino medievale. Nel suo nome porta la memoria degli indomiti Ordelaffi, signori di Forlì e di Bertinoro, fra i primi a offrire rifugio a Dante Alighieri e che per tutto il XIV secolo si opposero al ritorno della Romagna sotto il governo dello Stato della Chiesa. Qui lo spungone, grazie alla sua scabra bellezza utilizza i giochi di luce quasi per disegnare la facciata del palazzo e la sua imponente torre civica.Il suo colonnato, con i capitelli in stile barbarico, simboleggiano l'irrinunciabile volontà di bellezza dei bertinoresi. Palazzo di bellezza e simbolo di irrinunciabile libertà, difeso a denti stretti anche quando i vescovi avrebbero voluto abbatterlo per lasciare spazio alla Cattedrale di Santa Caterina d'Alessandria.
È nota la particolare vocazione delle colline intorno a Bertinoro alla coltura della vite, a cui si sono dedicate nel corso dei secoli generazioni e generazioni di bertinoresi. Il monumento bronzeo, opera dello scultore Mario Bertozzi di Forlimpopoli, venne eretto in largo Cairoli e inaugurato il 5 settembre 1976, il giorno della Festa dell'Ospitalità, in occasione del cinquantesimo anniversario della risorta Colonna degli Anelli. Ogni anno, in occasione della Festa dell'Ospitalità, ai piedi di quest'opera si svolge il rito del Vignaiolo nuovo e viene consegnata una pergamena a un vitivinicoltore che nel corso dell'anno ha intrapreso questa attività per la prima volta o in modo nuovo.
La Campana dell'Albana fa il suo ingresso a Bertinoro il 3 settembre 1989, dopo due anni di intenso lavoro dell'artista Guerrino Bardeggia. Nel 1987, infatti, Comune di Bertinoro e Tribunato dei Vini di Romagna gli avevano affidato l'incarico di realizzare una campana celebrativa dell'Albana e della tradizione vinicola di Bertinoro e della Romagna, orgogliosi e soddisfatti che l'Albana, come primo vino bianco d'Italia, avesse ricevuto in quell'anno il riconoscimento di vino D.O.C.G.. La collocazione iniziale della Campana dell'Albana era stata la Torre dell'Orologio, accanto al Comune, perché con i suoi rintocchi segnasse lo svolgersi delle ore di ogni giorno. Tuttavia, in questo modo, veniva sottratta al pubblico la possibilità di ammirare gli alto rilievi che la fregiano. Nel 1994 fu quindi creata una struttura adeguata e la Campana dell'Albana fu posta finalmente sul Balcone della Romagna dove è possibile a tutti farla risuonare per ricordare alla Romagna la sua tradizione vinicola. Una volta all'anno, però, i suoi rintocchi diventano per Bertinoro l'annuncio dell'inizio della raccolta dell'uva.
Stradina panoramica dalla quale è possibile ammirare - oltre che un suggestivo panorama - un'esposizione permanente di sette tele, realizzate da artisti locali, che rappresentano i momenti significativi e gli aspetti salienti della vita della vigna e del vino.
La piazza del municipio, nel cuore del borgo medievale, è a tutti gli effetti una splendida terrazza da cui godere una vista spettacolare della costa romagnola.
Stradina panoramica dalla quale è possibile ammirare - oltre che un suggestivo panorama - un'esposizione permanente di sette tele, realizzate da artisti locali, che rappresentano i momenti significativi e gli aspetti salienti della vita della vigna e del vino, una delle migliori eccellenze del territorio bertinorese.
Il percorso ha inizio a Bertinoro, costeggiando la parte inferiore della Rocca, fino ad incontrare il suggestivo Santuario di Casticciano. Percorso
particolarmente suggestivo al tramonto.
Bertinoro "Balcone della Romagna" è anche un antico borgo che ha conservato l'antica struttura con stradine acciottolate e scorci di altri tempi, tutti da scoprire.
Lo spungone, così come è chiamato in dialetto romagnolo, è la pietra di origine marina sulla quale sorge Bertinoro.
La Strada degli Mestieri Scomparsi, situata in Via delle Mura, è una viuzza acciottolata dove un tempo passava la cinta muraria, caratterizzata dalla presenza dal 2003 di sei teche di quadri di artisti locali che raffigurano uomini e donne nelle loro attività quotidiane di un tempo, con lintento di conservare la memoria delle antiche tradizioni di Bertinoro ricordando il lavoro e le abilità dei suoi abitanti.
Allegro Italia Fratta Terme è l'unica realtà in grado di offrire nello stesso luogo una varietà di acque incredibilmente ampia: sette sono le acque termali che, in ragione dei terreni che attraversano nelle profondità del sottosuolo, possiedono proprietà assolutamente uniche su cui si fondono i trattamenti termali e del benessere.Il centro Benessere e Beauty Farm annesso all' Hotel offre una vasta gamma di servizi e trattamenti di grande qualità. Dispone inoltre di un percorso termale denominato "Percorso Armonie Naturali" con piscine termali, bagni turco e romano e sauna finlandese.