Per conoscere un luogo bisogna prenderlo a morsi. Tra un boccone e un assaggio scoprirai la cultura gastronomica, gli aneddoti dietro ad antiche lavorazioni, le tradizioni e la scelta delle materie prime utilizzate.

Perché un’esperienza culinaria non è solo mangiare bene. Prova le tante proposte del percorso e lasciati coinvolgere anche da quelle più inusuali, quelle che più racchiudono la cultura di questo territorio, ce n’è davvero per tutti i gusti.


Questo percorso ti invita a scoprire le prelibatezze e i prodotti tipici locali, molto spesso frutto di lavorazioni che si tramandano di generazioni in generazioni. A partire da Serravalle, nella Repubblica di San Marino, si può intraprendere un percorso ad anello lungo 464 km e composto da 20 tappe e riscoprire così la grande gastronomia e la straordinaria arte culinaria di queste terre. Un itinerario che comprende i comuni di Talamello, Sarsina Mercato Saraceno, Bertinoro, Premilcuore, Rocca San Casciano, Modigliana, Brisighella, Faenza, Cervia, Roncofreddo. E che prosegue per Borghi, Savignano sul Rubicone, Coriano, San Clemente, Montefiore Conca, Montefelcino, Apecchio, Maiolo e Montescudo – Monte Colombo, e termina nella città di San Marino.

Km coinvolti: 464

Comuni coinvolti: 21

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Legenda

a San Marino

1 - Scoprire San Marino attraverso il gusto

Il turismo enogastronomico è un'esperienza di gusto unica che concilia bontà e tradizione. Attraverso visite a cantine, mercati e ristoranti locali, i viaggiatori scoprono la storia e le tradizioni di una regione, assaporando prelibatezze e vini pregiati. Inoltre, questo tipo di turismo contribuisce a preservare le tradizioni culinarie ed è un'opportunità per scoprire la cultura e il territorio. Il turismo enogastronomico è l'esperienza perfetta per gli amanti del cibo che desiderano esplorare nuovi luoghi attraverso i sapori e gli aromi delle diverse tradizioni culinarie.
in Romagna

1 - Sapori e profumi della Romagna

La cucina romagnola è caratterizzata da influenze contadine, marinare e montane. La piadina è la pietanza cardine, con origini antiche legate agli Etruschi che per primi realizzarono un impasto a base di farina e grassi come sostitutivo del pane. Protagonistaè anche la sfoglia fatta in casa che è una tradizione raffinata, utilizzata per preparare tagliatelle, cappelletti e ravioli. La cucina di mare invece si concentra sul brodetto e sui piatti a base di pesce alla griglia ma anche crostacei e molluschi dell'Adriatico sono prelibatezze popolari.

La cucina romagnola offre una varietà di prodotti DOP e IGP, come gli oli extra vergine di oliva Brisighella e Colline di Romagna, la Piadina romagnola,lo Scquaquerone di Romagna, il Vitellone bianco dell'Appennino Centrale e il Formaggio di Fossa di Sogliano. I vini locali includono Sangiovese, Trebbiano, Albana, Pagadebit e Cagnina. Tra i piatti tipici ci sono passatelli, cappelletti, ravioli, tortelli di patate, strozzapreti e ragù romagnolo. Per i dolci si trovano ciambella, zuppa inglese, pagnotta pasquale, canatarella, savour e saba. Queste sono solo alcune delle specialità romagnole.

Quale miglior luogo, per conoscere e condividere la cultura di un territorio se non la sua tavola? La cucina regionale è in grado di raccontare la memoria di un popolo attraverso le sue tradizioni ed espressioni enogastronomiche. I profumi del mare e i sapori della campagna sarebbero semplici piatti da gustare se non fossimo in compagnia: l’abbraccio sincero tipici dell’ospitalità romagnola li trasformano in un’esperienza unica e indimenticabile, tra chef stellati e azdore esperte, che svelano ogni trucco per preparare la piadina perfetta, la sfoglia ruvida o la pasta all’uovo ripiena.
Corsi di cucina; escursioni a piedi o in bicicletta tcon visite vigneti, cantine e luoghi di produzione (formaggi, olio, frutta, salumi, ecc.), pesca-turismo, degustazioni guidate, partecipazione alla vendemmia oppure alla racolta delle olive, caccia al tartufo con cane, tour con gli chef, ecc. Es. itinerari: https://www.visitromagna.it/itinerari#food/-1/-1!1

https://www.visitromagna.it/food
https://www.emiliaromagnawelcome.com
I romagnoli amano celebrare i prodotti della terra e del mare ed a questi hanno dedicato innumerevoli feste popolari: dallo strozzaprete alla seppia, dal pesce azzurro alla piadina, dall'olio d'oliva al garagolo, dalla bistecca al formaggio di fossa, dal castrato alla patata, dal sale di cervia alle ciliegie, ecc. Ogni occasione è valida per festeggiare, ogni buon cibo o vino ha il suo momento e la sua festa in Romagna. Oltre alla tradizonali feste folkloristiche terra e mare sono protagonisti anche nelle rassegne gastronomiche con chef stellati: cene in vigna, show cooking, ecc.

https://www.visitromagna.it/food
Le Strade dei vini e dei sapori si snodano fra bellezze artistiche e paesaggistiche, ristoranti, enoteche, agriturismi, B&B e locande, aziende agricole e vitivinicole, caseifici e oleifici e imprese specializzate nella produzione di prodotti alimentari tipici e di qualità. Le Strade dei vini e dei sapori nascono da un progetto speciale degli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo. Le strade della Romagna sono: dei colli di Rimini, dei colli di Forlì-Cesena, delle colline di Faenza, dei colli di Imola.

https://www.stradadeivinidirimini.com/
http://www.stradavinisaporifc.it/
https://www.stradadellaromagna.it/
Pellegrino Artusi, noto scrittore, gastronomo e critico letterario, è originario di Forlimpopoli, nella provincia di Forlì-Cesena. Il suo libro "La scienza in cucina" è diventato un manifesto della cucina italiana e del servire a tavola, diffondendosi in tutto il mondo. A Forlimpopoli, l'eredità di Artusi è preservata da "Casa Artusi", il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana. All'interno di questo complesso, si trovano una biblioteca che conserva testi di cucina e una scuola di cucina che organizza corsi. Casa Artusi è anche la sede dell'Associazione "Le Mariette", che collabora con la scuola di cucina per i corsi sulla sfoglia e la piadina. Un evento imperdibile è la Festa Artusiana, che si tiene ogni estate tra giugno e luglio.

https://www.casartusi.it/it/
nelle Marche

1 - Itinerario del Verdicchio dei Castelli di Jesi

La valle del fiume Esino è adornata da colline degradanti verso il mare che svelano i numerosi paesi arroccati sulle sommità, che danno il nome a questo territorio: I Castelli di Jesi. Nel cuore vi è Jesi, antica città che ha dato i natali all’imperatore Federico II di Svevia e al musicista Giambattista Pergolesi. Questa zona è famosa per il Verdicchio, uno dei più grandi vitigni autoctoni d'Italia. I I Castelli di Jesi offrono quindi escursioni culturali nei borghi, nelle antiche chiese e abbazie, nei piccoli musei, ma anche nelle cantine per squisite degustazioni dei prodotti del territorio.

La meravigliosa vallata del fiume Esino, offre uno spettacolo di zone rurali alternate da verde incontaminato e da borghi antichi: ogni angolo del territorio offre una qualche piacevole scoperta. In questo percorso, si possono trovare cantine, ognuna con le sue peculiarità ed il suo stile, ma tutte accomunate dalla passione dei loro produttori e dall'entusiasmo di far conoscere le loro eccellenze.

Tale percorso è un'esperienza sensoriale a 360°, in cui si può godere della bellezza del paesaggio, dei colori, dei profumi e dei sapori. Quello che colpisce tuttavia è il rapporto umano che si instaura con chi produce il vino ed i prodotti della terra con tanta passione: trasmettere anche solo un po' di tale passione ai chi si sofferma in queste terre, è un arricchimento reciproco.