Bagnacavallo, il cui nome verrebbe da un'ipotetica sorgente termale che avrebbe risanato il cavallo dell'imperatore Tiberio, è una delle mete turistiche più interessanti del ravennate. Caratterizzata da un affascinante centro storico con palazzi nobiliari ed edifici religiosi, la città permette di visitare il Museo Civico delle Cappuccine dove è possibile trovare importanti collezioni di arte antica e moderna.
Un percorso di 35 km lungo il fiume Lamone, una via dacqua da percorrere lentamente scoprendo le bellezze di un territorio unico: la pianura rigogliosa, le valli bonificate, le lagune salmastre, la secolare Pineta di San Vitale, la foresta allagata di Punte Alberete - popolata da importanti specie di avifauna acquatica - fino a raggiungere la suggestiva duna costiera della foce del fiume. Un museo diffuso allaria aperta arricchito da interessanti siti storico-culturali tra i quali Palazzo San Giacomo a Russi ed il Museo della Civiltà Palustre a Villanova di Bagnacavallo. Un omaggio al territorio e un invito a scoprirne la ricchezza che vi si cela. Un viaggio meraviglioso tra presente e passato immersi in un ambiente unico tra storia, cultura e natura.
Ciclovia AL.BA.CO che si snoda lungo i comuni di Alfonsine, Argenta, Bagnacavallo, Conselice, Fusignano e Lugo.
Un percorso di 35 km lungo il fiume Lamone.
Scaramello Gravel è un percorso permanente, da solcare in bicicletta del quale sarà resa disponibile gratuitamente una traccia in formato .gpx.
Bagnacavallo è una delle mete turistiche più interessanti del Ravennate.La fanno tale il ben conservato centro storico, costruito su una originale pianta medievale con singolare struttura sinuosa, vie porticate di bell'effetto e un gran numero di palazzi nobiliari ed edifici religiosi.Tra gli edifici più interessanti da visitare ci sono Piazza Nuova, il Teatro Goldoni, Ex convento di San Francesco, Museo Civico delle Cappuccine e l'Ecomuseo delle erbe palustri a Villanova di Bagnacavallo.
Il convento di San Francesco, risalente al XIII secolo, è l'edificio conventuale di più antica fondazione della città di Bagnacavallo. Il complesso comprende la chiesa e il grande convento che ospita: la bella Sala Oriani o "Refettorio nuovo", il chiostro, lo scalone monumentale e le sale del primo piano (non restaurate) utilizzate come spazi espositivi, i sotterranei e il "solaio grande" detto anche Sala delle Capriate. Una parte dell'edificio ospita l'Albergo Antico Convento San Francesco.
Il Bursôn è un vitigno antico, unico ed autoctono del territorio di Bagnacavallo. Il nome deriva dal soprannome dato alla famiglia Longanesi che negli anni Cinquanta ebbero il merito di credere nella potenzialità di queste uve e di salvarle dall'estinzione. È vinificato secondo tradizione ed affinato successivamente in barriques. È di color rosso granato e completa la sua grande personalità in bottiglia dove riaffiorano i sapori e i profumi del sottobosco delle pinete ravennati in cui il vitigno è sopravvissuto per anni. Poichè asciutto, di inconfondibile aroma e corposità, si lega magnificamente ai piatti di cacciagione o di carni rosse, agli arrosti, ai tartufi e ai formaggi stagionati. Il Bursôn fa parte del paniere del Consorzio del prodotto tipico "Il Bagnacavallo". È di color rosso granato e completa la sua grande personalità in bottiglia dove riaffiorano i sapori e i profumi del sottobosco delle pinete ravennati in cui il vitigno è sopravvissuto per anni. Poichè asciutto, di inconfondibile aroma e corposità, si lega magnificamente ai piatti di cacciagione o di carni rosse, agli arrosti, ai tartufi e ai formaggi stagionati. Il Bursôn fa parte del paniere del Consorzio del prodotto tipico "Il Bagnacavallo".
Adiacente al Palazzo Comunale, da quando è stato edificato, tra il 1839 e il 1845 su progetto dell'architetto bolognese Filippo Antolini, il teatro ha ospitato rappresentazioni di alto livello. Ai giorni nostri questa tradizione prosegue con un vivace cartellone. Recarsi ad uno spettacolo è anche il modo migliore per poter ammirare la struttura di questo teatro, con la sua platea a ferro di cavallo, i tre ordini di palchi, più loggione, con parapetti continui decorati da stucchi ed affreschi, la volta, il proscenio e l'arcoscenico riccamente abbelliti. Interessante anche il sipario originale dei primi dell'800, dipinto dal bolognese Antonio Muzzi, recentemente restaurato. Nel 1907 il teatro venne dedicato a Carlo Goldoni, il cui padre aveva a lungo esercitato la professione di medico condotto a Bagnacavallo. La tomba di Giulio Goldoni si trova nella Chiesa di San Girolamo.
Per l'unicità della sua struttura architettonica questa piazza ovale, cinta da un elegante loggiato, è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti di Bagnacavallo. Costruita nel 1758, fu concepita inizialmente come luogo per la contrattazione e la vendita di carne, pesce e olio. Oltre alla sua pianta ellittica è da notarsi il corpo, dove trovano sede i negozi, che presenta una facciata in mattoni a vista verso l'esterno e il porticato con archi a tutto sesto verso l'interno. È un luogo che esprime un naturale romanticismo e invita ad essere vissuto in due situazioni tra loro molto diverse: quando è meno frequentato dalla folla, e magari le brume della Bassa Romagna gli conferiscono un alone quasi metafisico, oppure in concomitanza con gli eventi enogastronomici che vi hanno luogo, durante i quali diviene teatro d'eccellenza dei prodotti tipici del territorio.
Il Museo Civico Le Cappuccine di Bagnacavallo è situato nell'ex convento delle suore Cappuccine che ospita al suo interno: la Biblioteca "G.Taroni" con l'Archivio Storico, la Pinacoteca Antica e Moderna, il Museo Naturalistico "P. Bubani" e il Gabinetto delle stampe antiche e moderne. Le opere d'arte e, in genere, i pezzi che costituiscono le varie raccolte hanno provenienze diverse. I nuclei più consistenti sono quelli provenienti dal patrimonio delle Opere Pie Raggruppate, dalle chiese chiuse al culto o distrutte e da donazioni private.
Via Vittorio Veneto, 1/a, 48012 Bagnacavallo (RA)
centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it
0545 280911
L'Antica pieve di San Pietro in Sylvis, del VII secolo, è una delle pievi romaniche meglio conservate del territorio ravennate e un classico esempio di architettura esarcale. Nel presbiterio è collocato un altare a cippo in marmo greco della fine del VI secolo; mentre nella cripta, del XI secolo, un altare a mensa del VI-VII secolo in marmo greco su colonnine. Il lapidario conserva mattoni manubriati romani, due plutei frammentari in arenaria e gli archi marmorei di un ciborio risalente all'VIII secolo. La basilica fu edificata probabilmente vicino ad un antico tempio romano dedicato a Giove. Il luogo in cui sorge potrebbe corrispondere al più orientale dei porti, lungo la riva sud delle paludi, usato dai pellegrini, intorno all'anno mille, per raggiungere Roma percorrendo la via dei Romei. La chiesa ha pianta rettangolare suddivisa in tre navate da semplici pilastri a "T" che sorreggono le arcate a tutto sesto. L'abside, che conserva affreschi databili al 1320 circa attribuiti al maestro Pietro da Rimini, è orientata a est, semicircolare all'interno e poligonale all'esterno. Altri affreschi, del XV secolo, sono attribuibili ad artisti di scuola ferrarese.
L'Ecomuseo della Civiltà Palustre di Villanova di Bagnacavallo è organizzato in varie sezioni espositive e comprende sale didattiche e multimediali. Il museo espone una ricca collezione di manufatti e attrezzature legati alla lavorazione e intreccio delle erbe palustri e del legno nostrano, caratteristica del paese di Villanova fino agli anni Sessanta del Novecento. Per saperne di più Oltre al museo, il centro dispone, nel giardino esterno, di un Etnoparco "Villanova delle capanne" in cui sono state ricostruite tutte le tipologie di capanni classici romagnoli in canna palustre. Servizi offerti dal Museo: visite guidate, visite scolastiche e itinerari didattici su appuntamento, escursioni per gruppi su appuntamento, laboratorio didattico della lavorazione delle cinque erbe.
Via Ungaretti 1 - 48020 Villanova di Bagnacavallo (RA)
erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it
0545 280920
Situato a pochi chilometri dal centro di Bagnacavallo, il Podere Pantaleone può essere considerato un museo didattico allaperto, grazie allarea di riequilibrio ecologico e ambientale di circa sei ettari. La flora e la fauna tipiche delle zone di pianura si sono liberamente sviluppate, dando vita ad un habitat di grande interesse ambientale.
Gli oggetti di artigianato realizzati con erbe palustri e legno nostrano si possono acquistare presso l'Ecomuseo delle Erbe Palustri che recupera e conserva un patrimonio tradizionale fatto di incastri, intrecci, trame, torsioni e filature. Il Centro custodisce circa 3.000 reperti che evidenziano il rapporto tra l'uomo e la valle con particolare attenzione ai manufatti realizzati in erba palustre, secondo tecniche medievali e ottocentesche. Oltre al Museo, il Centro dispone di un Etnoparco - Villanova delle capanne , nel quale, attraverso un breve percorso, è possibile ammirare gli splendidi capanni realizzati in canna palustre secondo le antiche tecniche costruttive.
Via Ungaretti, 1, 48020 Villanova di Bagnacavallo (RA)
erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it | erbepalustri.associazione@gmail.com
0545 280920