A pochi chilometri da Ravenna, nell'entroterra ravennate si trova la località di Lugo. Percorrendo le stradine e le piazze del suo centro storico si possono vedere gli edifici di diverse epoche storiche. Lugo è una meta valida non solo per i suoi monumenti ma anche per i numerosi eventi sportivi.
La Rocca Estense di Lugo rappresenta un'importante testimonianza nel campo dell'architettura fortificata che, particolarmente in Romagna, caratterizzò la formazione dei centri urbani a partire dal basso medioevo. Il periodo più significativo per lo sviluppo della fortificazione corrisponde comunque alla dominazione estense (1437 - 1598) durante la quale i connotati dell'apparato difensivo vennero profondamente modificati. Della Rocca quattrocentesca restano molte strutture seminascoste da altre più recenti: sono tutt'ora leggibili l'impianto quadrangolare, articolato sul cortile interno e parti cospicue delle torri.Torre Rocca estense di lugo L'aspetto attuale risale alla fine del 500, quando Alfonso II fece demolire la cittadella, divenuta superflua, riservando l'area resa libera alla fiera. Dopo il passaggio di Lugo alla Chiesa, la Rocca subì alcuni ampliamenti, conobbe una progressiva cancellazione delle caratteristiche castellane, culminate nella creazione del Giardino Pensile alla fine del XVIII secolo. Della Rocca quattrocentesca restano molte strutture seminascoste da altre più recenti: sono tutt'ora leggibili l'impianto quadrangolare, articolato sul cortile interno e parti cospicue delle torri.Torre Rocca estense di lugo L'aspetto attuale risale alla fine del 500, quando Alfonso II fece demolire la cittadella, divenuta superflua, riservando l'area resa libera alla fiera. Dopo il passaggio di Lugo alla Chiesa, la Rocca subì alcuni ampliamenti, conobbe una progressiva cancellazione delle caratteristiche castellane, culminate nella creazione del Giardino Pensile alla fine del XVIII secolo.
Il Pavaglione di Lugo è un caratteristico ed imponente quadriportico costruito a partire dal 1771 da Giuseppe Campana e completato nel 1783 per il mercato dei bozzoli del baco da seta, allora molto fiorente. Allestimenti di opere musicali vennero realizzati in questo spazio fin dalla fine del 600. Oggi come un tempo, il Pavaglione ospita botteghe, negozi, fiere e il grande Mercato del Mercoledì, con i suoi seicento anni di storia. Allestimenti di opere musicali vennero realizzati in questo spazio fin dalla fine del 600. Oggi come un tempo, il Pavaglione ospita botteghe, negozi, fiere e il grande Mercato del Mercoledì, con i suoi seicento anni di storia.
Museo storico dedicato a Francesco Baracca situato nella sua casa natale. Il palazzo, riedificato in stile liberty dalla famiglia, venne donato dal padre Enrico al Comune affinché fosse destinato a conservare i cimeli, oggetti appartenuti all'eroe e documenti d'epoca. Il museo ospita anche lo SPAD VII, aereo del 1917, sul quale Francesco Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie. Su un fianco della fusoliera compare l'emblema personale del maggiore Baracca, il cavallino rampante, noto in tutto il mondo per essere stato adottato da Enzo Ferrari quale stemma delle vetture di Maranello.
Il Teatro Rossini fu edificato tra il 1757 e il 1761 dall'architetto Francesco Petrocchi, con l'intervento dell'architetto Antonio Galli Bibiena per le rifiniture e la disposizione dei locali interni. Intitolato a Gioacchino Rossini nel 1859 e restaurato nel 1986, è considerato il prototipo del "teatro all'italiana". La facciata, ripartita da lesene e marcapiani, si ripropone ancora nell'austera veste settecentesca. All'interno, la sala è scandita su quattro ordini di palchi cui si aggiunge il loggione.
La Casa-Museo Gioachino Rossini è un edificio che fu abitato per lungo tempo dalla famiglia Rossini. Di proprietà del padre di Gioachino, la famiglia vi abitò fino al 1790. Di ritorno da Pesaro, città in cui i Rossini si era trasferiti, la casa era già stata occupata e quindi si stabilirono in un'altra casa nel lughese. Il Museo Rossini è composto di quattro sale, un breve corridoio e una fascinosa, sebbene minuscola scala biografica', che porta al piano superiore della Casa. Il filo conduttore che accomuna gli spazi museali è la musica.
Tra le più antiche della diocesi, l'antico complesso ecclesiale, che oggi chiamiamo di Campanile, fin dall'alto medioevo fu sede di una importante Pieve che ebbe in origine la denominazione di S. Maria in Centumlicinio e nel pieno e tardo medioevo quella di S. Maria in Fabriago. L'antichità, la classica bellezza e la rarità architettonica del campanile che svetta da mille anni nobile ed imperturbabile sulla campagna circostante ne fanno un sito di grande fascino e di estremo interesse, intimamente connesso alle più profonde radici culturali e religiose della nostra terra.
Via Campanile - 48020 Santa Maria in Fabriago di Lugo (RA)
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