Conosciuto anche come il "Paese dei ranocchi", per via della nota sagra dedicata a questa specialità gastronomica, Conselice, in provincia di Ravenna, è una piccola località ricca di storia e arte, e numerosi sono i monumenti che si possono visitare.
DART "Domus delle Arti, delle Relazioni e del Turismo" è il nuovo spazio culturale del Comune di Conselice, realizzato all'interno di Villa Verlicchi a Lavezzola di Conselice: la villa storica (1876-1882) è oggi un luogo interamente dedicato all'arte e alla cultura , con particolare attenzione all'arte contemporanea, capace di ospitare eventi, mostre e iniziative culturali a 360 gradi, dalla facilitazione dell'incontro tra artisti e cittadini, allo sviluppo di nuove idee progettuali.
I Ranocchi: uno dei piatti più prelibati della gastronomia di valle. Si cucinano in umido, fritti o in delicati risotti e il luogo giusto dove gustarli è Conselice.
La cittadina dedica, infatti, a questa specialità una rinomata sagra che si tiene nella seconda metà di settembre.
La sagra si è affermata come una delle più singolari della Romagna, con un programma ricco di spettacoli e animazione.
Perfetta per chi vuole gustare i sapori di una tradizione che ci riporta alla cucina delle nostre azdòre che, con i ranocchi, sono le vere protagoniste di questa sagra.
La fiabesca Piazzetta Guareschi, nel cuore della cittadina, porta il visitatore indietro nel tempo. I muri sono popolati da animali, paesaggi, personaggi e visi noti della città e dei romanzi di Giovannino Guareschi.
Il Monumento alle mondine e agli scariolanti è un'opera di Luciano Caldari con la quale Conselice ricorda i primi moti bracciantili e le rivendicazioni delle mondine che sfociarono nell'eccidio del 1890, durante la settimana rossa.
Il Monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa è una vecchia macchina da stampa a pedale simile a quella utilizzata dagli stampatori clandestini, che durante la lotta di Liberazione lavorarono ininterrottamente per informare di quanto succedeva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale, alle spalle le lastre impresse con le testate dei giornali che si stampavano e sopra le bandiere di un Italia liberata e di un Europa unita, che solo sessant'anni fa era nei sogni e negli ideali di chi combatteva.